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Liceo scientifico Temistocle Calzecchi Onesti di Fermo. Classe 4G.

lunedì 21 aprile 2008

Norme riguardanti il Decennio Internazionale per la Riduzione dei Distastri Naturali

Con la risoluzione 44/236,l’assemblea generale delle Nazioni Unite ha lanciato il decennio internazionale per la riduzione dei disastri naturali(International Decade For Natural Disaster Reduction - IDNDR).Secondo quanto stabilito dall’assemblea generale dell’ONU la comunità internazionale potrà dedicare una particolare attenzione nel campo della riduzione delle calamità naturali. E’ convinzione che soltanto mediante uno sforzo di collaborazione a livello mondiale si potrà rendere efficace la lotta ai disastri naturali. Scopo del decennio quindi è quello di creare lo sviluppo e l’impiego di metodologie integrate che sappiano raccogliere i dati necessari a diffondere ed applicare le tecniche di previsione e preavviso per la popolazione nel caso di una potenziale calamità. Inoltre occorrerebbe promuovere nuovi strumenti e metodi d’ informazione ed educazione che consentano di ottenere la partecipazione attiva della popolazione, la quale non deve rimanere passiva e riluttante nei confronti delle attività di mitigazione dei rischi. Durante i primi due anni del decennio internazionale sopra citato,venticinque esperti di varia nazionalità nominati dal segretario generale dell’ONU hanno provveduto a definire gli obiettivi specifici ed il programma delle attività di mitigazione preventiva delle calamità sia a livello nazionale che locale. Le linee guida di questa attività sono:
1. Valutazione dei rischi: tutti i fenomeni naturali che implicano un rischio potenziale dovranno essere identificati e portati all’attenzione delle autorità usando metodologie,simboli e termini specifici(esempio: nel nostro caso il territorio collinare che si estende tra Grottammare e Torre di Palme).
2. Piani di mitigazione a livello nazionale e locale che considerano la prevenzione, la preparazione e la regolamentazione per la riduzione dei pericoli ed il miglioramento della risposta di emergenza.
· Le autorità dovranno predisporre sia a livello nazionale che locale di un quadro legale necessario per realizzare le misure di mitigazione come pianificazione dell’uso del suolo, gestione delle acque, delle foreste e delle norme di costruzione.
· Le istituzioni nazionali e locali, responsabili della pianificazione, dello sviluppo, dell’organizzazione socio-economica, e del settore privato, dovranno assicurare l’attenzione ai livelli di rischio naturale durante le prime fasi di processi decisionali.
· Attuare misure di basso costo per prevenire il verificarsi o il ripetersi di fenomeni naturali evitabili (alluvioni,frane,incendi di foreste ecc.).Quest’ultimi dovranno ricevere un’adeguata attenzione e una priorità di finanziamento.
· Tutte le istituzioni accademiche, le varie scuole di ingegneria di architettura, pianificazione, economia, di pubblica amministrazione dovranno includere nei loro programmi concetti e misure di riduzione delle calamità applicabili a livello locale.
· Le autorità nazionali e locali dovranno condurre periodiche verifiche ed aggiornamenti dei piani di emergenza per assicurare un’efficiente e pronta assistenza alle attività di preparazione in caso di disastro naturale. I piani basati su un più pronto utilizzo delle risorse locali,dovranno riguardare ogni tipo di rischio naturale presente nell’area (esempio: piani comunali).
· Le istituzioni accademiche, mediche e le scuole professionali dovranno provvedere alla formazione del personale responsabile della risposta immediata dopo la calamità. Deve essere attuata una formazione accademica che periodicamente svolgerà un’attività di praticantato.
3. Acceso rapido ai sistemi di preavviso locali, nazionali, regionali e ampia diffusione dell’allerta.
· Per ogni tipo di fenomeno pericoloso le istituzioni devono predisporre di un sistema di sorveglianza per prevedere i fenomeni e diffondere il preavviso e le informazioni appropriate alle popolazioni e alle autorità locali. Tutto questo preavviso è importante per stimolare azioni atte allo scongiurare o ridurre le conseguenze della calamità.
· Tutte le persone e in particolare i bambini esposti ai rischi dovranno seguire corsi sulle misure di sicurezza e di preparazione localmente applicabili.(16)

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