alcesticalzecchi


I made this widget at MyFlashFetish.com.


Liceo scientifico Temistocle Calzecchi Onesti di Fermo. Classe 4G.

mercoledì 23 aprile 2008

Calamità e uomo

CALAMITA' e UOMO

Le calamità sono eventi che colpiscono la collettività, esistono due tipi di calamità,: quelle prodotte dall'attività umana, e quelle causate dagli agenti naturali.
Fanno parte del primo tipo la distruzione delle foreste e delle praterie, lo sfruttamento irrazionale delle risorse naturali, l'esplosione demografica, l'urbanizzazione selvaggia, l'immissione dei gas nocivi nell'atmosfera e altri interventi di questo genere.
Invece le calamità indipendenti dall'attività umana sono le variazioni climatiche, le inondazioni, i cicloni e le tempeste, le eruzioni vulcaniche, i terremoti l'instabilità del suolo......... il proliferare delle attività che danneggiano la natura derivano dalla scomparsa di una cultura popolare attenta è consapevole delle risorse disponibili, dal tenore di vita della popolazione, la sua capacità d'organizzazione e sviluppo, il livello culturale e la capacità di chi si occupa della politica della zona interessata di prevenire è gestire lo stato critico e di limitare le conseguenze.
Lo sfruttamento sbagliato della natura è legato ai bisogni economici locali e allo sviluppo industriale..
L'uomo è cosciente di avere sfidato la natura, e sa di poter prevenire e attenuare le conseguenze adottando una profonda politica di prevenzione e con l'applicazione nei piani regolatori per lo sviluppo urbano, industriale e rurale. Purtroppo è consuetudine che le risorse finanziarie che dovrebbero essere destinate alla prevenzione vengono erogate solo durante le fasi immediatamente successive ad una catastrofe per realizzare lavori di ricostruzione e recupero.
L'intervento umano a volte aumenta la gravità dei fenomeni naturali pericolosi o addirittura causa dei nuovi fenomeni, o essere responsabile della riduzione delle capacità di equilibrio dell'ecosistema naturale.
Uno dei fattori di prevenzione contro ogni tipo di calamità è una equilibrata distribuzione dei beni e risorse al fine di assicurare un tenore medio di vita soddisfacente ad esempio un'adeguata educazione giovanile. L'efficace prevenzione dei rischi passa necessariamente attraverso un elevato grado di maturità della società. Natura e uomo sono compartecipi ai fenomeni che coinvolgono la collettività umane, le specie animali e vegetali l'ambiente planetario nel suo complesso, rappresentano un rischio potenziale, tale da compromettere la qualità della vita. " La cultura ambiente" non è ancora riuscita a raggiungere " la massa critica" capace di orientare le scelte di sviluppo e le pratiche istituzionali. Nella totalità dei casi, manca una progettualità ambientale. Molte attività produttive, molti modi di usare l'ambiente e il territorio, così come l'atteggiamento di molti studiosi tra cui economisti, uomini di governo, sono indifferenti all'impatto ambientale e ai problemi dell'integrità ambientale. Sono molte le persone incapaci di apprezzare le bellezze naturali. Questo si evidenzia soprattutto in coloro che sono nati e cresciuti in città e che non sono più in grado di apprezzare un paesaggio armonioso. Il fatto di sentire qualcosa di armonico e una capacità dei nostri organi sensoriali coordinata dal cervello. Sono le cosiddette" percezioni della forma" questi processi che non derivano dalla ragione sono definiti" Raziomorfici" ovvero la percezione della forma si basa su un accumulo inconscio di diverse impressioni sensoriali, che vengono immagazzinate nel nostro cervello e all'improvviso, come se fossimo stati folgorati da un'idea, vengono messi in rapporto d'interrelazione, consentendo così una nuova conoscenza. Il fenomeno può essere paragonato ad una complicata calcolatrice o ad un computer. Se si ha un certo" gusto ecologico "se si sa interpretare un paesaggio e conoscere paesaggi naturali armonici, e a distinguere quelli rovinati dall'edilizia selvaggia, è questa percezione della forma che insegna a distinguere le armonie dalle disarmonie. Queste educazione nella percezione degli equilibri è la premessa per educare alla protezione della natura. Negli ultimi anni è stata avanzata l'idea di un ciclo di gestione dei disastri che va dall'evento calamitoso alle attività di prevenzione ad esso legate, ci sono anche le attività di risposta all'evento e al ripristino delle condizioni normali.
Come appare evidente, la tematica presenta aspetti globalmente complessi che si possono ricondurre a due grandi categorie di problemi:
1) fenomeni naturali;
2) degrado ambientale entrambi riconducibili a rischio ambiente.(17)

Nessun commento:


Archivio blog