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Liceo scientifico Temistocle Calzecchi Onesti di Fermo. Classe 4G.

martedì 29 aprile 2008

Profilo storico


Il profilo storico dell'insediamento di Marano (Cupra Marittima alta) appare archeologicamente caratterizzato da una alternanza di presenza di abitato sul litorale e di suo abbandono per arroccarsi sulle alture. Tale arroccamento appare privo di soluzione di continuità dall’alto Medioevo a circa la metà del XVIII secolo, epoca in cui si possono riscontrare le prime timide tracce moderne di reinsediamento sul litorale. Tale reinsediamento, inizialmente molto sporadico e graduale, appare poi aumentare esponenzialmente con l’unità d’Italia e la generazione immediatamente successiva al 1860. Scopo del presente studio è un tentativo iniziale di interpretazione iniziale di tale singolare fenomeno pendolare. Il centro abitato di Marano appare infatti contrassegnato sin dal primo Medioevo da un fenomeno di deterioramento continuo e costante del suo patrimonio edilizio, di estrema gravosità economica per la comunità residente. Tale fenomeno appare, a prima vista sia caratteristico dell’insediamento, sia enigmatico; e altrettanto enigmatico appare, sempre a prima vista che non ci si sia resi conto della natura endogenamente franosa del colle fino al 1870. Tale fenomeno appare paradossale all'estremo eppure senz'altro incontrovertibile.
Il dirupamento costante dell'abitato di Marano, infatti, risulta documentato senza soluzione di continuità dall'inizio del Medioevo. Non può non colpirci l'attribuzione continua di un fenomeno così persistente e oneroso per la comunità a semplice esposizione alle intemperie e a supposta presenza di acque sotterranee . Soltanto i sondaggi sistematici del 1870 stabiliscono, prima in maniera fortemente indiziaria, poi in maniera scientificamente probante la franosità endogena del colle. Che tale tipo di osservazione ottenuta mediante l'apposizione di marcatori nelle gallerie di sondaggio possa essere del tutto sfuggita alle epoche precedenti, e specialmente agli strati più umili della popolazione ci appare molto poco probabile. Se dal periodo preistorico a quello della decadenza dell’Impero Romano la mancanza di documenti superstiti può spiegare l’assenza di ogni rilevamento del fenomeno nel periodo Medioevale la documentazione di continua attività di riparazione edilizia è costante, e non raramente di tipo strutturale (mura,torri ecc ).

Per tentare di spiegare tale fenomeno diviene necessario supporre una vera e propria repulsione per gli abitanti dei luoghi ad abitare il litorale e dell’operare di una forza attrattiva verso l'insediamento sul colle, pur costoso in termini economici. L'unica problematica che si manifesta senza soluzione di continuità dagli albori del Medioevo (circa 600 d.C.) alla prima metà del 1800 d.C. nella zona appare essere, senza dubbio, l’iniziale irruzione della pirateria Araba
seguita poi da quella dell'Impero Ottomano nell'Adriatico. Tale realtà minacciosa, per gli indigeni, che coesisteva con traffici anche fitti e pacifici, e profiqui per entrambe le parti, pur spesso belligeranti (persino in modo atroce, a periodi) non può essere, secondo noi consistita nell'impedimento commerciale semplice, ma deve rifarsi ad una minaccia, e costante e concreta per la popolazione di semplici agricoltori e pescatori dell’area. È necessario ipotizzare che Nel millenio abbondante gia indicato, sia esistito un vero e proprio commercio di esseri umani; e ciò probabilmente su entrambe le sponde dell'Adriatico, campo naturale di incontro e scontro delle grandi potenze storiche dell’area, Istanbul sulla direttiva sud orientale, e Venezia su quella nord orientale, con, alle spalle Vienna e Augsburg. Questa situazione che a noi appare più caratteristica di epoche preistoriche che di epoche civili e relativamente civili deve avere caratterizzato la costa di Marano per ben oltre un millenio. E Più che stupirci di tale sicura realtà, un indagatore non troppo gravato da pregiudizi non può fare a meno di concludere che il vero fenomeno singolare appare essere la pressoché totale rimozione di quasi ogni memoria del fenomeno nella popolazione.

PROTOSTORIA PICENA
Dopo una presenza umana sui colli circostanti risalente senz’altro al Mesolitico, il colle di Marano appare e abitato e centro cultuale di spicco nella penisola già all'epoca delle prime tracce culturali "Picene" (IX- X secolo a.C. ). Una delle popolazioni "Liburne" pre romane, quella degli "Asilii", spiccava per importanza, tenore di vita e abitudini cultuali , queste ultime incentrate sul culto della dea "Cupra" (culto collegato,collegata,molto pobabilmente tramite la conchiglia "ciprea" sia ai culti misterici della Dea Madre Mediterranea, sia a quelli più specifici della Dea Venere). E' molto probabile che i misteriosi "Liburni" e "Asilii" non siano stati altro che comunità locali Sabine o para-Sabine già in contatto,in epoca Greca pre-classica, con Creta e la sua potenza marinara. In tale periodo il litorale appare abitato. E' anche segnalata una situazione di protettorato del santuario della Dea da parte degli Etruschi, in cerca di sbocco sull’Adriatico più meridionale di Spina. Il tentativo non deve aver avuto lungo successo (ciò è anche forse correlabile con la controversa questione sugli originali costruttori della cinta muraria megalitica di Fermo).
(AGGIUNGERE IN APERTURA RIFERIMENTI AI REPERTI NEOLITICI,MESOLITICI E PAELOLITICI?)


PERIODO ROMANO


a presa di Asculum e l'annichilimento della potenza militare Picena pongono l'insediamento di Marano a tutti gli effetti come Provincia Picena della Roma Repubblicana. L'egemonia culturale Romana sulla zona rimarrà una costante storica fino all'epoca attuale. Marano segue le note vicende della storia Romana (tarda Repubblica,Guera Civile,Impero,Decadenza Imperiale) senza particolari caratterizzazioni che la discostino dal quadro locale Romano-Piceno. Il litorale anche in questa epoca,per altro non priva di periodi di pirateria, appare abitato.


IL PRIMO MEDIOEVO

E' difficile, nel periodo di transizione tra tardo Impero Romano e i cosiddetti Secoli Buii, rinvenire tracce di insediamenti sul litorale, ma appare significativo che i pochi resti di abitazioni risalenti a tale epoca segnalino grosse "Domus" residenziali e non più fitto abitato comune. E' probabile che soltanto famiglie di notevoli mezzi potessero ormai permettersi residenze tranquille in località così esposte e pianeggianti. I noti torbidi del tardo impero e delle grandi migrazioni sembrano fornire un plausibile sfondo a questa diradazione dell'abitato litoraneo.
VI SEC. - 1050 circa

Pur mancando tracce sicure di insediamenti Goti e Longobardi la dinamica di arroccamento sul colle di Marano (e di abbandono del litorale, su cui comunque continua ad operare la struttura portuale) appare chiara e marcata. E' senz'altro da ipotizzare una situazione di insicurezza e pericolo di probabile origine meridionale e medio-orientale (probabilmente gli Arabi in espansione, seguiti poi dall’Impero Ottomano). Questo periodo vede la formazione dello Stato della Chiesa e del Regno delle Due Sicilie, e la mutazione del "Picenum" in Markie (sotto gli Ottoni 962-1014 d.c.). Tale trasformazione è anch'essa indice della nascita di un'embrionale identità "Europea", chiaramente e in contrasto tanto con Arabi e Ottomani (pagani) quanto con il potente Impero di Bisanzio.Gli indiscussi protagonisti di questa contrapposizione, per la nostra costa, appaiono senz’altro i Normanni. E' ben probabile infatti che soltanto il loro spirito di iniziativa,all’epoca, abbia risparmiato alla zona l'assorbimento nell'Impero Bizantino. Dopo la prima Crociata, l’identità dei luoghi appare di nuovo stabile.


DAL 1100 AL 1827 (scontro di Navarino)
Tutte le vicende di questo lungo periodo sono da vedersi alla luce della costante e progressiva affermazione Ottomana in Europa, e a quella altrettanto astuta e inesorabile di Venezia verso il Medio-Oriente. Il culmine di questo periodo appare senz’altro il XVI secolo che dopo la caduta di Costantinopoli in mano ai Turchi (1453)


E l’arresto dei Turchi a Lepanto (1571).



Nel primo decennio del XVIII secolo l’Adriatico è ormai al sicuro da flotte militari Ottomane, pur se la pirateria e la tratta di schiavi sono ancora presenti. Lo scontro di Navarino (1827) vede

l’estromissione degli Ottomani da quasi tutto il Mediterraneo. In conclusione,secondo noi, non deve essere stato del tutto casuale che il colle di Marano sia stato sondato scientificamente dai figli della generazione che assistette all’evento di Navarino. Un insediamento come quello di Marano appariva ormai, probabilmente non più conveniente e razionale. (21)


Date principali:
-arrivo dei Turchi nell'Adriatico
-presa di Bari Otranto e Gallipoli(?)
-prima Crociata
-altre Crociate
-caduta di Bisanzio
-caduta dell'Albania
-caduta dei Balcani
-caduta della Croazia
-caduta della Serbia
-caduta di Ciprio
-battaglia di Lepanto(1571)
-battaglia di Kahlemberg(Vienna)
-scontro di Navarino(1827)

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